Medicina Nucleare

La Medicina Nucleare è una specialità medica basata sull’uso di piccolissime dosi di sostanze radioattive (radiofarmaci) per scopi diagnostici e terapeutici. Il termine “nucleare” deriva dall’uso delle radiazioni emesse dal nucleo di atomi prodotti artificialmente. Le immagini che mostrano la distribuzione e il metabolismo di queste sostanze si chiamano “scintigrafie”. Il dispositivo utilizzato in Medicina Nucleare si chiama GAMMA CAMERA.

La Medicina Nucleare presso l’Ospedale Hygeia di Tirana è dotata di apparecchiature moderne che consentono una diagnosi precisa e di alta qualità in ogni caso. L’aspetto più importante è lo staff medico di questo Dipartimento, altamente qualificato e con ampia esperienza nel campo della medicina nucleare.

Vantaggi della Medicina Nucleare

La Medicina Nucleare mira a fornire diagnosi precoci e accurate per molte patologie, su tutte le fasce d’età. Grazie al segnale emesso dal radiofarmaco somministrato, è possibile studiare i cambiamenti funzionali degli organi prima che si manifestino clinicamente.

Rispetto ad altri metodi di imaging diagnostico, la Medicina Nucleare si distingue per la sua capacità di rilevare alterazioni funzionali prima che si verifichino modifiche anatomiche.

È sicura?

La dose di radiazioni utilizzata è molto bassa. Gli esami possono essere effettuati anche su bambini piccoli e ripetuti senza causare problemi. I traccianti radioattivi utilizzati vengono eliminati rapidamente e perdono presto la loro attività, senza effetti tossici.

Qual è la preparazione necessaria?

Generalmente non è richiesta una preparazione particolare. In caso di gravidanza o allattamento, è importante informare il medico prima dell’esame.

Esecuzione dell’esame

Dopo aver ricevuto la raccomandazione del medico curante, il paziente si presenta al servizio di medicina nucleare, dove viene accolto dal medico nucleare che valuta la necessità dell’esame. Il paziente viene accompagnato nella “stanza calda”, dove gli viene somministrato il radiofarmaco per via endovenosa.

Dopo l’iniezione, il paziente si sdraia sul lettino della GAMMA CAMERA per l’acquisizione delle immagini scintigrafiche necessarie. Al termine dell’esame, il paziente può riprendere le normali attività.

Risultato dell’esame

Il medico nucleare elabora i dati raccolti e fornisce un referto scritto (solitamente in giornata), corredato dalle immagini dell’esame. Lo studio scintigrafico viene archiviato nel sistema centrale PACS (Picture Archiving and Communication System).

Per ulteriori informazioni su questo Dipartimento vi invitiamo a guardare il video qui sotto:

https://www.youtube.com/watch?v=ByVxpxTV5q8

  • Scintigrafia ossea

(Ricerca precoce di tumori ossei primitivi o secondari.)

  • Scintigrafia ossea trifasica

(Localizzazione di focolai infiammatori ossei in fase iniziale, osteomielite, ecc.)

  • Scintigrafia renale dinamica

(Valutazione della funzionalità renale, delle vie urinarie, follow-up post-terapia.)

  • Scintigrafia renale statica

(Valutazione della funzionalità renale dopo processi infiammatori.)

  • Scintigrafia cardiaca

(Sospetta cardiopatia coronarica, valutazione della perfusione miocardica pre e post bypass e/o angioplastica.)

  • Scintigrafia delle vie lacrimali

(Valutazione della pervietà dei canali lacrimali.)

  • Linfoscintigrafia

(Ricerca del linfonodo “sentinella” nel tumore della mammella e nel melanoma.)

  • Tomoscintigrafia cerebrale

(Disturbi della memoria, morbo di Alzheimer, attacchi ischemici, traumi.)

Informazioni Generali

La scintigrafia miocardica da perfusione è un esame che consente di studiare la quantità di sangue che arriva tramite la circolazione coronarica (vasi del cuore) alle cellule del miocardio (muscolo cardiaco).

È uno degli esami principali ed essenziali, eseguito esclusivamente presso il Centro di Medicina Nucleare HYGEIA Tirana.

La perfusione cardiaca viene studiata dopo un test da sforzo e a riposo, al fine di riprodurre in modo controllato e sicuro un’eventuale ischemia cardiaca (riduzione del flusso sanguigno). L’ischemia cardiaca è uno squilibrio tra la richiesta di ossigeno da parte del tessuto miocardico e l’apporto tramite la circolazione coronarica.

Il test da sforzo preferito è quello fisico, ma può essere eseguito anche un test farmacologico in base allo stato clinico del paziente.

L’esame viene effettuato tramite iniezione endovenosa di un radiofarmaco, 99mTc-MIBI (MioView) o 99mTc-Tetrofosmin (Cardiolite), che si concentra nelle cellule cardiache in proporzione al flusso sanguigno che ricevono.

In cosa consiste l’esame?

L’esame prevede una scintigrafia del miocardio dopo il test da sforzo e una a riposo.

Entrambi possono essere eseguiti in uno o due giorni, con iniezione del radiofarmaco al termine del test da sforzo e in condizioni di riposo. Il test da sforzo si svolge su un tapis roulant ed è monitorato da un cardiologo che controlla l’ECG, la pressione arteriosa e lo stato generale. All’85% dello sforzo, il medico nucleare inietta il radiofarmaco e il test continua per altri 1-2 minuti. Le immagini vengono acquisite solitamente dopo 30-60 minuti. In questo intervallo si consiglia di consumare un piccolo pasto e bere due-tre bicchieri d’acqua.

Per l’acquisizione delle immagini, il paziente si sdraia su un lettino collegato a una “Gamma Camera” la cui testa ruota intorno al torace.

La durata totale dell’esame è di circa 30 minuti. Al termine viene comunicato l’orario per l’esame a riposo.

L’esame a riposo prevede l’iniezione del radiofarmaco in condizioni di relax.

L’acquisizione delle immagini inizia solitamente dopo 30-60 minuti.

Preparazione del paziente

• Il paziente deve essere a digiuno da almeno 6 ore prima dell’esame.

Dopo l’esame, le immagini vengono elaborate e interpretate dal medico nucleare. Il rischio di esposizione ad altri è trascurabile, ma si consiglia comunque di bere molti liquidi, soprattutto nelle 3-4 ore successive. Non sono necessarie precauzioni particolari nell’ambiente circostante. Si consiglia di evitare contatti stretti e prolungati, soprattutto con bambini e donne in gravidanza, nelle prime ore dopo l’esame.

I pazienti sono invitati a chiedere chiarimenti al medico nucleare sia prima dell’esame o della prenotazione, sia dopo aver ricevuto i risultati.